Viaggio nel consumer journey: fiducia e trasparenza le nuove strategie di marketing

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Il consumer journey non è più una linea retta. L’idea che un cliente segua lo stesso percorso ordinato di un tempo, scoperta > interesse > acquisto, appartiene al passato, e se la si pensa come una realtà attuale si pecca di ingenuità. Oggi il viaggio del consumatore è un “caos controllato”: un alternarsi di ricerche su Google, video su TikTok, consigli tramite WhatsApp e recensioni online.

Il consumer journey è un percorso lungo e articolato: quando la fiducia e la trasparenza diventano la chiave per conquistare i clienti.

Dallo studio effettuato da Boston Consulting Group (BCG), emerge un percorso (journey) frammentato, imprevedibile, ma ricco di opportunità per i brand che sanno interpretarlo.

4 comportamenti che ridefiniscono il consumer journey

  • Ecosistemi di influenza
    I clienti non si affidano solo alla voce del brand. Recensioni (leggi la miniguida pratica su come gestirne la privacy), influencer, community digitali e amici sono parte integrante del processo decisionale. La fiducia si costruisce attraverso un network di relazioni, non con un monologo aziendale.
  • Molteplicità di touchpoint
    Ogni interazione conta. Dal banner dei cookie alla risposta a un commento social, ogni dettaglio contribuisce a formare la percezione del brand. Trascurare questi micro-momenti significa perdere occasioni di consolidare la relazione.
  • Personalizzazione come chiave di rilevanza
    In un percorso frammentato, il messaggio giusto al momento giusto è l’unico modo per emergere. Per personalizzare servono dati, e per ottenere dati serve fiducia. La trasparenza diventa quindi la base di ogni strategia.
  • Compliance come leva competitiva
    Le normative come il GDPR non sono ostacoli, ma strumenti per dimostrare rispetto e chiarezza. Un banner cookie chiaro, una raccolta dati trasparente, comunicazioni commerciali basate su consenso esplicito: ogni obbligo può trasformarsi in un’opportunità di rafforzare la relazione.

Dal funnel all’influence map

Per anni i marketer hanno forzato i touchpoint dentro un funnel lineare, semplificando la complessità del percorso cliente. Oggi questo modello rischia di limitare le opportunità. La nuova prospettiva è l’influence map, una mappa fluida che abbatte le barriere tra fasi e consente di adattarsi al comportamento reale dei consumatori. Grazie all’AI, è possibile leggere i segnali in tempo reale e modulare la comunicazione con precisione.

Perché questa ricerca è rilevante? la fiducia come costante

Se il consumer journey è imprevedibile, l’unica costante su cui i brand possono lavorare è la fiducia, la trasparenza nel trattamento dei dati (come richiesto dal GDPR) è il pilastro centrale per ottenere e mantenere la fiducia del consumatore! Ogni punto di contatto deve comunicare rispetto, chiarezza e attenzione agli interessi del cliente. È questa la vera strategia per distinguersi in un mercato affollato: non spingere le persone, ma attrarle con trasparenza e coerenza.